
mercoledì 2 luglio 2014
INDEMINI: NUOVA VITA PER UNA CAPPELLA
L'associazione "Amici di Indemini". «particolarmente sensibile ai mutamenti ambientali dettati da
interventi di salvaguardia di luoghi e strutture del caratteristico villaggio gambarognese, una volta
di più ha saputo farsi apprezzare salvando dall'oblio una cappella il cui destino sembrava segnato
Un risultato di non poco conto quello ottenuto che avvalora l'impegno di ogni membro» il cui
motto è quello del "fare per non dimenticare un motto inciso idealmente anche sulle ruvide pietre,
della cappella restaurata.
Qualche cenno storico sulle cappelle indeminesi ci viene raccontato da
Romana Vaerini residente a. Vira, ma molto legata al villaggio montano dove trascorre speroni
di tempo libero durante l'estate.
le cappelle - ci racconta - testimonianze terrene di fede semplice ma rotondamente radicata
nell'animo dei nostri avi, si trovano ovunque nella nostra regione. Gli indeminesi ne avevano
eretto almeno tre in luoghi ben definiti. quasi fossero tre sentinelle a guardia del villaggio e della
sua gente, e nello stesso tempo viatico per il viandante che ogni giorno, per le sue attività, era
costretto a passarvi accanto Abbiamo la cappella sopra il villaggio sullo storico sentiero che
conduce a Sant'Anna e che gli indeminesi percorrevano per recarsi a Gerra e a San Nazzaro.
Un'altra. è posta sul sentiero del "Ri che conduceva in Italia collegando Tndemini con Biegno ,La
terza, detta Cappella della Cavriéta, si trova nella parte bassa del villaggio, sul sentiero che
raggiunge i monti sull’altro versante, oltre i! fiume Giona Con la costruzione della Strada
consortile la cappella è venuta a trovarsi a valle della stessa e parzialmente nascosta dal materiale
della scarpata. .L'Associazione "Amici» dì Indemini", grazie al lavoro dì volontariato di alcuni
soci, ha provveduto a liberarla dal materiale che la soffocava ed ha operato il restauro ottenendo
un risultato ottimale A lato della stessa è stata posata una solida, scala in legno di castagno per
potervi accedere comodamente. Non è stato possibile accertare a quale santo fosse dedicato il
monumento, che è di proprietà privata L'artista Manlio Del Curto di Vira - indicato dalla
proprietaria - ha di conseguenza eseguito un dipinto che raffigura il martirio di San Bartolomeo
Patrono del villaggio Gambarognese ispirandosi a un’opera di inizio'600 realizata da Giovanni
Giacomo Pandolfi di Pesaro.
Per Indemini. che può vantare diversi interventi di salvaguardia delle sue tradizioni, si tratta di
un'altra significativa impronta artistico-culturale meritevole di citazione.
D.I

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