In esclusiva per TicinoLibero pubblichiamo l’opinione di Giuliano Bignasca sul Film festival di Locarno. Il Nano ovviamente non è tenero con il Pardo, e critica i finanziamenti pubblici alla kermesse locarnese.
La Lega ha sempre sottolineato i problemi di un Festival, tenuto in piedi solo grazie ai $oldi del contribuente.
Il piagnisteo continuo di Marco Solari e degli altri lobbisti del cinema è diventato insopportabile. I soliti amici del festival chiedono sempre più soldi al Cantone e alla Confederazione. Tanto che anche il neo-consigliere federale Burkhalter ha risposto che “Locarno non è il centro del mondo!”. Esistono altri Festival in Svizzera. Festival che non vogliono tentare di sfidare Cannes, Venezia e Berlino non avendone i numeri.
Il Festival rappresenta, purtroppo, una sacca di clientelismo. La distribuzione degli ingressi gratuiti ad esempio è totalmente arbitraria. Questa manifestazione allegramente stra-sussidiata distribuisce agli amici degli amici biglietti a vagonate. E a questo proposito aspettiamo con ansia il numero degli spettatori PAGANTI! Senza poi dimenticare, come ha segnalato Pellanda in un’interrogazione, che tra i 600 collaboratori del Festival vengono scelti sempre i soliti noti, che spesso vanno così ad integrare un già lauto stipendio pubblico.
Dovremo fare una vera riflessione. Abbiamo veramente bisogno di un Festival del Cinema? E come vogliamo finanziarlo e strutturarlo? I festival del cinema in generale hanno veramente un futuro nel mondo di youtube e dei canali satellitari? È proprio necessario proiettare film porno su zombie omosessuali tanto per farsi pubblicità?
In conclusione i problemi di questo Cantone sono ben altri. E i 12 milioni finanziati sempre da “Pantalone” (Confederazione, Cantone, Comuni, Azienda elettrica, Swisscom) potrebbero essere spesi meglio. Negli investimenti o nel sociale come per esempio nella tredicesima AVS o nei sussidi di Cassa malati.
Giuliano Bignasca Tlibero
Basta un maxishermo LCD o PLASMA per vedere in piazza a Locarno e un BLUERAI a buon mercato per vedere sulo schermo lcd o plasma il disco é a buon mercato sotto cento fr. ch. e a una risoluzione PIXEL elevata non piu' riproducibile con proiezioni.
RispondiEliminaCon i soldi pagati dai contribuenti e associazioni ecc. Si ptrebbe fare altre cose e non arrichire i ricchi e altri. TREDICESIMA AVS CHE è STAZA PAGATA !!!. e non DATA.
GLI ARTISTI DI CHE PARTITO SONO i beneficiari sono loro !!!!!
RispondiEliminaACHI-
Siamo alle solite.Ma come mai Bignasca continua a menare il torrone sul festival?La cultura non è mai stato il suo forte.Il festival ha dei problemi? B^è contribuisca a migliorarli.Siamo alle solite:Ci ha provato con l?AET e gli è andata male.Ora ci prova nuovamente con il Festival: l'unico suo scopo sarebbe quello di portarlo a Lugano, e allora si che tutto andrebbe bene.
RispondiEliminaNon dimentichiamo che attorno al Festival abbiamo un'economia del TICINO che trae vantaggio, Lugano compreso.Il Festival? Prendiamolo come un investimento senza elucubrare tanto, e vediamo che sinergie crea.Abbiamo una volta tanto il coraggio di valutare correttamente le cose, senza tirarci sugli attributi, come siamo soliti fare, per poi piangere dopo quando le cose sono perse!
AVS:tredicesima? Non sono i soldi del festival che vietano di versarla.I soldi ci sono eccome:è la volontà politica che non c'è!Si è ben visto a Lugano, che nonostante i soldoni che incassano non sono riusciti a portarla in porto.Questione di persone o di partiti? A ognuno la sua valutazione.Per costruire qualcosa non necessariamente bisogna distruggere l'esistente.
Cosa andrebbe bene, IL festival del film a ASCONA o a
RispondiEliminaLUGANO. ASCONA è conosciuta in tutto il mondo. e vi sono moltissimi alberghi per ospitare gli attori con tutto altro clima e piu' accogliente.