le cose brutte che accadono nel mondo accadono non tanto perché ci sono le persone cattive ma perché le persone buone non fanno nulla (Gramsci)

venerdì 30 aprile 2010

Calcio: un cantone, uno stadio, un team

Calcio: un cantone, uno stadio, un team
Dopo i successi ai Mondiali Under 17 e al Torneo di Bellinzona Under 19 molti hanno espresso le loro opinioni, esultando per i successi e pensando in particolare al calcio di qualità e all'opportunità di un'unica squadra professionistica in Ticino e a uno stadio unico che rispetti le prescrizioni della lega calcio.
Attualmente i risultati e la presenza di pubblico agli stadi danno totalmente torto agli scettici: Bellinzona, Lugano e Locarno lo dimostrano. Senza risultati e senza pubblico. Ricordando quella che fu l'epoca d'oro di Lugano, Bellinzona, Locarno e Chiasso, con migliaia di spettatori, si può sì provare nostalgia, ma i tempi sono cambiati e bisogna essere realisti. Negli anni 70 con il Gambarogno in p rima divisione già avevo proposto l'unione delle forze cantonali, ma forse era prematuro e non ebbi successo. Sono passati 40 anni e nonostante le difficoltà del calcio professionistico (finanze, stadi, giocatori di valore), non si vuole procedere alle necessarie fusioni, anche se il Team Ticino Under 17-18-19 ne dimostra la necessità e fattibilità.
Gli attuali stadi (Lugano, Bellinzona, Locarno) non sono più confacenti e nessuno sa come finanziarne il rinnovo (non certo con le entrate date dai pochi spettatori). In altri cantoni con maggiori possibilità di pubblico e finanziarie, salvo Zurigo, vi è una sola squadra. Da noi quando sarà possibile? I veri appassionati dello sport del calcio, senza pensare ai campanili, vogliono una squadra competitiva. Sulle basi attuali del professionismo è necessario decidere per la squadra Ticino, con le sezioni giovanili eventualmente gestite dalle attuali società ma con un obiettivo comune. Basta tergiversare: occorre agire con logica sportiva.
Walter Balestra, Gerra Gambarogno
DA CdT

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