“Ognuno di noi se fosse nato in un campo di concentramento e da 50 anni fosse lì e non avesse alcuna prospettiva di poter dare ai propri figli un avvenire sarebbe un terrorista”. GIUGLIO ANDREOTTI

martedì 30 giugno 2009

NUVOLA ANTROPOMORFA


Una stupenda immagine che solo la natura ti da e lo sguardo attento di manlio del Curto ha saputo cogliere al momento giusto

cosi ci dice l'autore

Nel gioco delle prospettive sembrava stesse per mangiare il ramo di una pianta sita di fronte al mio giardino.
Ho fermato l'immagine attraverso una fotografia sicuramente curiosa e che regalo a tutti i naviganti della "voce del gambarogno"
Ti lascio alla notte.
ciao manlio d c

Grazie a chi la pensa come noi,ora mi sento meno solo.


Da il mattinonline


Possiamo unirci al cordoglio di quanti, tra le 14 vittime accertate dell'incidente ferroviario occorso la notte scorsa, hanno perso un congiunto o un amico. Possiamo e dobbiamo interrogarci, tuttavia, anche sui rischi che riguardano le nostre città. Si sappia quindi che due terzi del materiale rotabile in transito sulle linee svizzere vengono dall'estero; dove i criteri di sicurezza, per così dire, sono tutt'altro che "armonizzati". Se uno pensa al Gambarogno, ad esempio...
Abbiamo lavorato malvolentieri, oggi: la testa era da un'altra parte, il primo impatto con la notizia nella notte, la crudeltà delle evidenze via via che alle informazioni si sono aggiunte le immagini. Perché si può aver visto molta morte e molto dolore, nel corso della vita, ad esempio laddove vi sia una guerra o vi sia stato un sisma; e ci si è costruiti una scorza di sedimenti intorno all'anima, individuandosi l'ineluttabilità - se di autentica ineluttabilità s'ha a a parlare - dell'una e dell'altra cosa, e semmai ponendosi le domande sul senso di ciò cui si sta assistendo. Non oggi, assistendo al dramma di Viareggio, dove un treno-"bomba" è andato a distruggere la vita di almeno 14 persone, a ferirne una quarantina, a far esplodere il centro della città che idealmente associamo sempre al divertimento carnascialesco ed alle vacanze.

Non aggiungeremo nulla a ciò che anche nei telegiornali si è preso la prima pagina (la Rai è stata tuttavia indecente, questa mattina, nel proporre allegrezza e programmini di evasione mentre si stava consumando una tragedia): altri, testimoni diretti degli accadimenti, possono raccontare meglio di quanto faremmo qui. Ma abbiamo il diritto di capire, o di tentare di capire. Quel disastro, a quanto pare originato dalla rottura di un carrello nel primo vagone del convoglio, è davvero qualcosa che qui non potrebbe accadere? Disponiamo davvero di una totale, assoluta, incontrovertibile certezza sui livelli di qualità garantiti per le migliaia di treni-merci che ogni giorno attraversano le nostre città, arrivando da Chissadove con destinazione Lontanolontano? Proprio oggi è uscita da Berna la statistica federale 2008 circa gli incidenti nel mondo dei trasporti pubblici: "Le cifre - viene detto - non si allontanano molto da quelle del 2007", il che fa 40 vittime e 182 feriti gravi, anche se nessun morto è stato registrato in àmbito ferroviario. "Per nessun mezzo di trasporto esiste la sicurezza totale", tengono a far sapere gli "esperti", in realtà semplici collazionatori delle notizie di cronaca. Andando a ritroso, tuttavia, non si fatica a ricordare un intero "annus horribilis", così come rimbalzano nella memoria nomi come Zurigo-Örlikon (ottobre 2003, una persona deceduta, 45 feriti nella collisione fra due treni) e Thun-Dürrenast (maggio 2006, tre deceduti). Sono semplici scansioni a distanza di tempo, senza pretesa di esaurienza. Bastano per farci preoccupare.

Sulle linee Ffs transitano ogni anno tra gli otto e gli 11 milioni di tonnellate di merci pericolose: indicativamente, per due terzi si tratta di idrocarburi, per un quarto sono sostanze chimiche, un quattro-cinque per cento è rappresentato dai gas, e poi c'è la lunga serie dei coloranti, dei prodotti farmaceutici, dei rifiuti speciali, dei concimi. Nel 2001, anche alla luce dell'evidente crescita dei rischi, vennero introdotti alcuni criteri di valutazione assai specifici in coincidenza con l'avvio di uno studio riguardante l'intera rete nazionale; e si scoprì che, su 3'300 chilometri di binari Ffs sottoposti a verifica (3'163 erano quelli utilizzati effettivamente), 34 si situavano oltre la soglia dell'accettabile quanto ad entità del pericolo. Per le statistiche, l'uno per cento o poco più; ma il 99 per cento non basta a rasserenare la mente ed a far escludere un'eventualità. Dissero al proposito gli analisti in seno all'Ufficio federale ambiente, che all'epoca si chiamava ancora Ufafp, che a presentare rischi "non sopportabili" era soprattutto il trasporto di gas tossici su tratte che attraversino città o agglomerati urbani. E l'analisi era limitata al sistema del principale gestore, un 60 per cento sul totale della rete che infatti, tra scartamento normale e scartamento ridotto, supera i 5'000 chilometri in sviluppo.

Gli interventi adottati, o almeno messi nero su bianco con il concordato dell'anno 2002, riguardarono in prima istanza l'ottimizzazione dei trasporti di cloro: "Nella misura del possibile, bisogna fare in modo che i treni seguano itinerari brevi e non passino attraverso regioni ad alta densità di popolazione". Poi si parlò del coefficiente di rischio, e sulla base di un censimento sviluppato lungo gli Anni '90 del secolo scorso si scoprì che l'80 per cento dei casi di disseminazione di sostanze pericolose (compresi i liquidi ed i gas infiammabili, benzina-propano-butano "in primis") era originato da deragliamenti, mentre "solo" il 20 per cento era riconducibile a collisioni. Vi fu anche la scelta di installare i rilevatori di deragliamento su 639 vagoni-cisterna utilizzati per il trasferimento di merci pericolose: "Dispositivi - citiamo - che reagiscono appena un assale o un telaio lascia la rotaia e che permettono di arrestare il treno prima che esso si rovesci".

Ottima cosa, ottima ed intelligente. Con un limite: solo per un terzo dei trasporti di merci pericolose lungo le strade ferrate svizzere, a dati di qualche anno fa, viene fatto uso di materiale rotabile svizzero. Ma non ci saremmo dovuti preoccupare, proprio no: "Queste tipologie di strumenti tecnici sono destinate a generalizzarsi in Europa a medio termine, ed è necessario disporre di prescrizioni armonizzate su scala europea". Poi apprendi che il treno partito da una raffineria nel Novarese ed esploso la notte scorsa a Viareggio si è incartato su sé stesso; che in Italia la manutenzione sui carri viene effettuata ogni sei-sette anni, indipendentemente dal numero di chilometri percorsi dal vagone; che le cisterne erano state prese a nolo da una società - la "Gatx rail", con sede a Vienna - il cui portavoce Werner Mitteregger respinge al mittente ogni ipotesi di problemi strutturali al materiale, ma aggiunge anche qualcosa. Che cosa? Che in casa hanno 20'000 vagoni-cisterna a disposizione di quanti vogliano prenderli in affitto, "ma sta poi al cliente l'occuparsene". Tante grazie.

E per non dimenticare
Posted by Picasa

Prima ancora che ad un sempre possibile disastro sulla piattaforma di Chiasso o a Lugano-Besso o a Bellinzona, chissà perché, stasera siamo nella pelle di quelli che vivono nel Gambarogno. La storica linea sangottardiana, concepita più di 125 anni or sono per l'interconnessione tra Genova ed il Nordeuropa via Milano-Gallarate-Luino-Cadenazzo, ospita ogni giorno una quindicina di treni passeggeri normalmente da 133 tonnellate (è il peso di un "Flirt"); ma anche, e soprattutto, tra i 60 ed i 75 treni-merci da 1'600 tonnellate. Andate a vedere, e preoccupatevi con noi.

"Bombe" su rotaia, un libro bianco1989,

apprendiamo dal CdT online ,che le acque si muovono.hooola pepa,ma solo che se non passa da chiasso passa da noi ,bela idea

"Bombe" su rotaia, un libro bianco

1989, Chiasso si mobilitò contro i trasporti pericolosi
CHIASSO - La tragedia di Viareggio riporta alla memoria un’epica battaglia che condusse il Comitato contro il passaggio del treno che trasporta cloruro di vinile, con sede Chiasso. Nel 1989 pubblicò il libro-dossier di 194 pagine intitolato «Un treno che non scoppia di salute», con la riproduzione, in allegato, di numerosi documenti relativi alle denunce delle associazioni ambientaliste alle autorità svizzere. Si partiva da incidenti verificatisi nel trasporto del cloro e del cloruro di vinile (CV, utilizzato per il PVC). In quegli anni, ogni settimana, due treni di 16 vagoni-cisterna di cloruro di vinile – gas tossico, cancerogeno, infiammabile e che miscelato con l’aria può diventare esplosivo – transitavano sulla linea del San Gottardo e venivano manovrati alla stazione di Chiasso. Il portavoce delle FFS Jean-Louis Scherz conferma che «oggi questi treni non attraversano più la Svizzera per un cambiamento di strategia aziendale che prevede la produzione di CV in prossimità degli stabilimenti dove viene trasformato». La foto si riferisce ad un incidente avvenuto alla stazione ferroviaria di Chiasso nel febbraio 2002 e nel quale morirono due macchinisti in uno scontro tra due treni merci che non trasportavano sostanze pericolose.

dal tribunale Federale

Autorizzati i tornei di poker privati
Un gioco d'azzardo dove la fortuna conta meno del "bluff"
E’ destinata a far giurisprudenza la decisione del Tribunale amministrativo federale (TAF), che martedì ha dato il nullaosta ai tornei privati di poker texano (Texas Holdem). I giudici si sono infatti allineati al parere della Commissione federale delle case da gioco (CFCG), secondo la quale per avere successo in determinate varianti di gare “serve più talento che fortuna”.

In tanto che attendiamo la decisione sull'aggregazione ,potremo almeno farci una partitella a poker legalmente.

Ragazzi non c'é niente da scherzare a rischio il futuro del Gambarogno.


16 morti a Viareggio per l'esplosione di due vagoni
Contenevano GPL. Forse ha ceduto un carrello. Alcuni dispersi.
LA TRAGEDIA - È successo tutto intorno alla mezzanotte di lunedì. La deflagrazione ha investito le case vicine, provocando il crollo di alcune palazzine. A causare l'incidente, sostiene una nota di Ferrovie, sarebbe stato il cedimento di un carrello di uno dei primi carri cisterna. Tra le vittime ci sono tre bambini (i corpi di due piccoli sono stati recuperati sul posto, mentre una bimba è deceduta in ospedale a Roma) oltre ad alcune persone che si trovavano lungo la strada che costeggia la ferrovia e alcuni abitanti di due palazzine crollate. Danni sono visibili anche su altri edifici limitrofi. Mille persone sono state evacuate dalle loro case. Testimoni e soccorritori hanno descritto la scena che si sono trovati di fronte come «un'altra Pompei».
---------------------------------------------------------------------------------------------
Non vogliamo fare i catastrfisti,ma il nostro territorio é uno dei più a rischio ,sia per quanto concerne, il passaggio di treni merci nelle zone abitate ,sia per i carichi che trasportano,con un alta pericolosità esplosiva e tossica..Prova ne é qualche mese fa a Cadenazzo ,la fuga di un non ben precisato fumo tossico ha scombussolato tutto il traffico sul piano di Magadino ,e il non troppo lontano ricordo della frana a San Nazzaro, che poteva già essere una catastrofe.
Sarebbe ora di muovere le acque,anzi meglio agitarle ,se vogliamo che il Gambarogno si trasformi in una zona primaria e turisticamente vivibile..................

lunedì 29 giugno 2009

Novità

la nuova "Oraribarcard"
La novità di quest'anno é l'introduzione della "Oraribarcard"per turisti d'avventura..
Visto che la legge sugli esercizi pubblici funziona come(una barca in un bosc).
Si vuole introdurre una locandina in qui trovi gli orari di apertura e chiusura dei Ristoranti ,onde evitare spostamenti inutili,e inquinamento fonicoambientale.
Questa trovata é in studio presso gli esrcizi pubblici,regionali.


30 anni Fà

Posted by Picasa







Tutte le foto sono di Gio Barberis

domenica 28 giugno 2009

Valichi doganali: 15 giorni di fuoco.


G8, da oggi stop a SchengenTornano i controlli dei documenti
Ripristinati i controlli alle frontiere dell'Italia fino al 15 luglio in vista del vertice dei Grandi a L'Aquila

Nuovo stadio ACB. Spuntano le prime cifre.



Nuovo stadio ACB. Spuntano le prime cifre.
Si aggira - secondo la RSI - sui 13 milioni il costo del terreno, dove è prevista l’edificazione del nuovo stadio del Bellinzona “Bellarena”. Nessun sconto quindi da parte del Patriziato di Carasso che all’assemblea ha votato una mozione che chiedeva di fissare il prezzo sui valori di mercato, ovvero 500 Fr al metro quadrato. Le stime del costo complessivo dell’impianto - in ogni caso il Comune di Bellinzona non sarà chiamato alla cassa - dovrebbe aggirarsi sui 150 milioni, anche se è ancora prematuro parlare di costi definitivi. Nei giorni scorsi l’immediata presa di posizione de I Verdi che hanno già promesso battaglia, una battaglia dove questa volta il movimento coordinato da Sergio Savoia, si gioca una fetta importante di credibilità. Le regole della Federazione Svizzera parlano di strutture con un minimo di diecimila posti a sedere, condizione sine qua non per disputare il campionato di Super League. Un naufragio del progetto di nuovo stadio, considerando che il comune non avrebbe i mezzi finanziari per agire individualmente, comporterebbe serie ripercussioni sulla società granata e non da ultimo anche la ristrutturazione del Comunale - si parla di 15 - 20 milioni - andrebbe a carico di tutta la comunità, anche di chi il calcio proprio non lo sopporta.
Considerando l’alto numero di tifosi che segue il Bellinzona, I Verdi dovranno giocare molto bene le loro carte, una sconfitta potrebbe ripercuotersi anche sulle elezioni future.


da ticinolibero

sabato 27 giugno 2009

Magadino: Partenza per Venezia

Scout Gambarogno e Visagno Claro
Gruppo canoisti ticinesi

Dal lago Maggiore a Piazza San Marco di Venezia

L’avventura, Che dopo il discorso del Municipale Ruby Richina ,e la consegna di un check di 5000' fr della Sanitas da parte del Sig.Diego Invernizzi, E l'offerta di un aperitivo benaugurante con il compito di portare i saluti del Ticino a Venezia da parte dell' ente turistico Gambarogno.
È partita oggi sabato 27giugno 2009, consiste nell’avviarsi
dal lago Maggiore per la prima tappa in notturna. Di seguito
affrontando le correnti del fiume Ticino, da Sesto Calende, il gruppo
si destreggerà per circa 100 km sino a raggiungere le più tranquille
acque del Po. Percorrendo una distanza totale di circa 500 km, i
nostri ragazzi attraccheranno in Piazza S. Marco a Venezia sabato
11 luglio.













Posted by Picasa












venerdì 26 giugno 2009

Isole di Brissago, una "rivoluzione" assai discutibile

da mattinonline
Sui "dépliant" turistici figurano vari scorci ed angoli fioriti che non esistono. Che non esistono più, in verità, dal momento che gli stessi sono stati via via smantellati con un piano di interventi di "restauro". Solo una questione di immagine? No, un problema strutturale, come evidenziato nell'odierna interrogazione di Lorenzo Quadri al Governo cantonale.
Mettetevi nei panni del turista occasionale, uno di quelli che scendano in Ticino con lo scopo di ammirarne le bellezze naturali e che si preparino con cura l'itinerario e che portino con sé persino i "dépliant" su ciascuna tra le tappe e su ciascuno dei luoghi da visitarsi. Andreste alle Isole di Brissago, 2.50 ettari, biglietto d'ingresso (che è poi la principale fonte di introiti per l'amministrazione) fissato a franchi otto? Sicuro. Beh, buona fortuna: sarà difficile che ci troviate quel che pensate di trovare. Sarà già un risultato, anzi, se riuscirete a raccapezzarvi sull'itinerario interno: con la nuova gestione, a partire dal 2004, l'intero paesaggio è stato trasformato. Decisamente non per il meglio, come rilevato dal granconsigliere Lorenzo Quadri nell'interrogazione inviata oggi all'attenzione di Palazzo delle Orsoline, autorità di riferimento in quanto il Cantone è proprietario delle Isole e sostiene parte dei costi, cioè paga i salari del personale.

I dubbi si creano e si insinuano proprio sulla filosofia di gestione, se di "filosofia di gestione" si può parlare, che ha portato ad una serie di interventi "rivoluzionari", in un certo senso. Varie aiuole sono state spogliate delle piante preesistenti "perché, a quanto sembra, esse non rispettavano i parametri stabiliti dalla nuova gestione"; già, vai a spiegare alla natura che è necessario ed imperativo il seguire regole fissate dagli umani, e che dunque l'alberello dalle Americhe non ha diritto di abitare nell'area riservata alla flora mediterranea, e poi parlano tanto di discriminazione secondo l'origine. Pare inoltre che alberi secolari e numerose piante adulte e di pregio siano state rimosse per la medesima ragione, con una conseguenza immediatamente percepibile: "Diverse aiuole sono rimaste spoglie o sono state occupate da piante dalle modestissime dimensioni". Sono infine state messe a nudo, e di proposito, alcune rocce in precedenza ricoperte di terra e di vegetazione. I risultati estetici sono sotto gli occhi di tutti: deprimenti di per sé, scoraggianti nel confronto con il lussureggiare del verde sino a qualche anno fa. Un lussureggiare del quale vi sono riscontri evidenti a tutt'oggi, ma solo in foto: nonostante i cambiamenti intervenuti, nel materiale pubblicitario viene proposta ancora la "vecchia" immagine delle Isole di Brissago. "Con il che - sottolinea Quadri - nel visitatore vengono suscitate aspettative destinate a rimanere deluse, e questo non giova all'identità turistica delle Isole".

Ancora. Nessuna chiarezza vi è a tutt'oggi sulla durata del programma di restauro del parco: nell'autunno 2007 venne indicato un momento qualsiasi del 2010, in coincidenza con il 60.o anniversario della fondazione del "Parco botanico del Canton Ticino"; la conclusione dell'intervento è stata ora differita al 2012, per ragioni che sfuggono alla comprensione umana ma che potrebbero comportare altre e maggiori spese. Circa i criteri della gestione, poi, mancano cifre esatte sul numero delle visite alle Isole ed è oltremodo carente la comunicazione degli eventi: citato il caso di una mostra della quale non venne nemmeno resa nota la data di apertura, ed è proprio una sola tra le tante situazioni.

Legittime le domande, auspicata una sollecita risposta. Per sapere: a) come si sia evoluta l'affluenza dei visitatori dal 2004 ad oggi; b) quante piante siano state soppresse, quante piante siano state introdotte, quali caratteristiche abbiano le une e le altre, quale sia la spesa complessiva per i vari interventi; c) quale sia la data realisticamente prevista per la fine degli interventi; d) se le operazioni condotte siano giudicate soddisfacenti; e) se sì, per quale motivo le Isole di Brissago vengano tuttora pubblicizzate con immagini di aiuole e di angoli fioriti che sono stati nel frattempo smantellati.

Pura distrazione, semplice errore materiale, o un timore d'altro genere?

25° JAZZ ASCONA

Ringraziando il nostro Ente Turistico , che sollecitamente ci ha trovato una soluzione che puo accontentare tutti .Grazie
25° JAZZ ASCONA

Per maggiore informazione per chi desiderasse usufruire dei mezzi pubblici di trasporto (almeno in parte) per una serata ad Ascona al 25° JAZZ ASCONA

Proposta per:

venerdì e sabato 26/27 giugno 2009
venerdì e sabato 03/04 luglio 2009



Andata ad Ascona:
poiché il bus che parte da Cadenazzo alle ore 00.13 per il Gambarogno conclude la sua corsa a Vira si consiglia di recarsi con la propria vettura fino a Magadino (parcheggio ex-Virano – gratuito). Quindi prendere il battello delle ore 19.30 verso Locarno (volendo si può anche partire prima - 17.30, 18.30).
Da Locarno ad Ascona con il bus delle FART con partenze molto frequenti: da Via della Pace ogni 10 min. ca.


Ritorno da Ascona:
- partenza da Ascona Posta (Bus FART) ore 22.58
- arrivo a Locarno – Stazione FFS ore 23.13

- partenza da Locarno – Stazione FFS ore 23.33
- arrivo a Cadenazzo – Stazione FFS ore 23.48

- partenza da Cadenazzo (Autopostale) ore 00.13
- arrivo a Magadino – Imbarcadero ore 00.29


Potrebbe essere un’idea per passare una serata un po’ diversa…..

giovedì 25 giugno 2009

Regioni rurali nelle Regioni di Cleto Ferrari

Regioni rurali nelle Regioni

La nuova politica regionale approvata anche dal Gran Consiglio ticinese in questi giorni, cambia totalmente il paradigma e la mentalità in cui si è chiamati ad operare.
Dal principio di ridistribuzione contenuto nella vecchia LIM si passa al principio economico. Le parole chiave ora sono imprenditorialità, quadro strategico, valore aggiunto, innovazione, punti di forza, coordinamento, ricerca di sinergie, filiere, gestione.
Parole chiave che il settore agricolo da un po’ di tempo è stato chiamato a masticare. In questo senso per l’agricoltura la nuova politica regionale offre sicuramente condizioni quadro maggiormente consoni alle sue esigenze nelle regioni rurali.
Cambiano anche i comprensori a cui la politica regionale si riferisce. Ora tutto il Cantone Ticino vi rientra. Questo ampliamento condivisibile rappresenta un passo molto delicato per le regioni rurali. Se già oggi è difficile fare capire la nostra realtà in un contesto relativamente omogeneo, in futuro lo sarà ancora di più in quanto con il grande ampliamento territoriale attuato nella politica regionale si amplia anche notevolmente la cerchia degli attori e saremo chiamati a farci capire da persone lontane dal reale contesto in cui si opera.
Le premesse per un’implementazione efficiente della nuova una politica regionale dovrebbero avere il loro fondamento nel riconoscimento in primis della realtà regionale. Una presa di coscienza indispensabile per delimitare i margini di manovra esistenti. Un’analisi strategica necessaria per inserirsi e capire la realtà in cui ci vogliamo adoperare.
Un’analisi che non potrà che affermare che solo valorizzando e conservando le peculiarità rurali di base, le tipicità frutto del tempo e dell’artigianato, coinvolgendo e coordinando tutti gli attori locali, potremo ancora avere un ambiente attrattivo in cui sviluppare e inserire con tatto anche progetti innovativi, generando ulteriori sinergie e valore aggiunto ma sempre attenti e vigili nell’evitare di banalizzare aspetti e contesti oggi sempre più unici.


Il Segretario: Cleto Ferrari

IAZZ ASCONA Gambarogno 5° gamba del tavolo?


Come tutti avrete visto ,quest'anno Ascona ha scoperto il Gambarogno.
Delle bellissime bandiere pubblicitarie fanno bella mostra di se sui pali della strade.
Avrei pensato di recarmi a sentire un di musica, che all'animo di questi tempi non guasta.
chiedo lumi all'ente di Ascona, pensando se tanto mi da tanto ,i 2 km che ci separano via lago e la pubblicità vista sui pali ,chissa cosa avranno organizzato .

Leggo programma
21.30
Frank Roberscheuten's International Hiptett
22:30
25th ANNIVERSARY OPENING - The Big Chris Barber Band
22:30
Don Vappie's Jazz Creole
QuandoGio., 25 Giugno, 22:30 – Ven., 26 Giugno, 00:00

23:00
Norbert Susemihl's New Orleans All Stars feat. Wanda Rouzan, Jason Marsalis & Louis Ford
Venerdì, 26 Giugno
» 00:30
Norbert Susemihl's New Orleans All Stars feat. Wanda Rouzan, Jason Marsalis & Louis Ford
00:00
Jam Sessions
QuandoVen., 26 Giugno, 00:00 – 02:30
00:00
Midnight Session - Yalloppin' Hounds

Ed in fine ,mi arriva la risposta dell'ente Lago maggiore Ascona
L'ultimo collegamento che parte da Locarno in direzione Gambarogno è alle ore 21.33 con arrivo a Cadenazzo alle ore 22.36.
Dopodiché c'è il bus che da Cadenazzo parte (ore 22.13) in direzione del Basso Gambarogno.
Per vedere i dettagli degli orari può consultare il sito internet www.sbb.ch oppure telefonare al numero 0900 300 300 (uffici FART).

Per ulteriori informazioni non esiti a contattarci.

___________________________________________

Però c'e un Novita
! NOVITÀ - NEUHEIT - NOUVEAUTÉ - NEW !
Segway Maggiore - The new way to movewww.maggiore.ch/segway


AggregaNews


Dal tribunale Federale

Ci spiace ,ma purtropp il T.F é ancora al Lavoro e ci risponde:
La causa segue del resto il suo corso, tenuto conto della mole di lavoro del Tribunale federale.Con distinti saluti p.o. del Segretario presidenzialeLa Cancelleria del I Corte di diritto pubblicoL. C

lunedì 22 giugno 2009

AggregaNews


Lunga é l'attesa ,ma dovremo essere al traguardo .Tra qualche giorno passeremo dal silenzio ai festeggiamenti.
Chi festeggerà non é ancora dato a sapere .
Ma una cosa é certa, che come al solito il gambarogno avrà già perso il treno prima di prenderlo.
Questa lunga attesa ha rovinato gli animi e la voglia di aggregazione.
Abbiamo tastato il polso qua e la ,ma di gente allegra nemmeno l'ombra ,anzi direi proprio più stufa di dover subire qualche municipio, stanco e logoro del troppo lavorare.
Speriamo che dopo la laboriosa decisione del Tribunale Federale ritorni la voglia di partire.

E ci scrissero

Caro Eros
leggo il tuo commento che rispecchia un pò il pensiero di tutti i Gambarognesi.Non sembra possibile che un tribunale di alta istanza come quello chiamato in causa abbia ad impiegare tanto tempo per deliberare su una questione come l'aggregazione.Chissà che metodo di lavoro adottano? Leggono alcuni fogli oggi, altri domani, poi ci dormono sopra, oppure prendono di petto la questione dopo un periodo di decantazione? Che poco mi piace è la tua domanda sicuramente provocatoria:chi avrà vinto? La risposta c'è già:abbiamo perso tutti, risorse e tempo prezioso.Purtroppo la poco lungimiranza dimostrata, non ha permesso di iniziare tutti quei lavori preparatori, che sono molto necessari e urgenti, sia che la coatta sia accettata o respinta.Oppure qualcuno si sta alambiccando il cervello nella speranza che tutto cada?Bè se fosse veramente così povero Gambarogno e Gambarognesi.Chi è un pò addentro nelle cose si sarà sicuramente accorto la pericolosa deriva che si è instaurata in questo perido di stanca amministrativa e politica, dove i vari comuni più che a pensare in maniera regionale si sono lasciati attrarre dagli orticelli.Che venga la decisione e il più presto possibile.Che il minicipio o i municipi abbiano finalmente a rientrare nella legalità operativa, ora completamente fuori da qualsiasi periodo legislativo, abbandonati a loro stessi anche da chi a Bellinzona ha sostenuto il progetto.Quando la decisione sarà emessa sicuramente ci sarà chi esprimerà soddisfazione, ci mancasse altro, la parte soccombente griderà allo scandalo, ma speriamo che queste esternazioni durino 30 minuti , al massimo un'ora, ma poi basta, ci si metta al lavoro riaccendendo i motori nell'interesse vero del futuro del nostro bello e apprezzato Gambarogno.

Riportiamo una lettera dal Mattino online: parlano di noi

LA STRDA CHE DISUNISCE


«Con quale diritto "privatizzano" la strada?»


Non un semplice episodio, ma un autentico abuso quello che viene denunciato dal nostro Aldo di Ginevra. Dalle parti del meraviglioso Gambarogno c’è infatti una via che, per quanto pagata da tutti, sembra essere passata nelle mani di pochi privilegiati…
*****

La zona: Monti di Gerra Gambarogno. L’oggetto: una strada cosiddetta “forestale”, realizzata con sussidi pubblici almeno al 95 per cento (solo 30'000 franchi sono stati investiti con risorse dalle casse del Patriziato di Gerra, per quel che mi risulta, su un costo complessivo computabile a milionate). Il motivo della “querelle”: il transito lungo tale strada viene negato al vicinato per mezzo di un regolamento più che restrittivo e redatto in seno al Patriziato stesso. Non solo, e questo diventa un motivo numero due per la contestazione: l’applicazione del regolamento medesimo - come detto, draconiano già di suo - ha luogo con scandalosa parzialità.

Infatti: la strada è chiusa, sbarrata, bloccata da un cancello. E le chiavi? Beh, le chiavi sono state prestate ad una decina di “amici”, quando tale “favore” (possiamo chiamarlo “favore”, a questo punto?) è stato negato ad altre persone che della chiave avevano fatto richiesta. Tra queste persone ci sono anziani, ci sono disabili e ci sono anche individui che non chiedono altro che un diritto di carico-scarico alla curva, in prossimità dei “Piazz”, ad una distanza di 150-200 metri al massimo dalla strada. Che cos’è accaduto, allora? Che parecchi tra i vicini hanno dovuto acquistare costosissimi, rumorosissimi ed inquinanti carrelli cingolati per portare materiali e viveri ai propri rustici. Situazione che si perpetua da parecchi anni, anche con episodi incresciosi: valga per tutti la rocambolesca vicenda di un’ambulanza bloccata per quasi un’ora davanti al cancello, prima di poter accedere ai già citati “Piazz”, quando vi era invece un’urgenza effettiva (o non è più urgenza il trasporto in ospedale di un anziano colto da malore cardiaco?).

Eppure nulla viene tralasciato da coloro-che-possono-e-che-nessuno-provi-ad-obiettare: sono circolate denunzie e sono circolate quelle che io giudico essere classificabili come intimidazioni e minacce. Qualcuno ha scelto di comportarsi da reuccio locale, favorendo chi gli pare e danneggiando coloro che meno gli garbano. Per di più: sino ad ora sembrano essersi arenati nei meandri dell’amministrazione pubblica tutti i tentativi compiuti dai vicini per ottenere un diritto di passaggio, quasi che quella strada non fosse stata pagata con le imposte versate dalla gente a cui ora viene negato il transito. Eppure: non si dice forse che una legge è degna di tale nome soltanto quando essa sia effettivamente uguale per tutti?

DT – Strada cantonale Bellinzona-Locarno, tratta Cadenazzo-Magadino: possibili interventi di miglioria alla viabilità

DT – Strada cantonale Bellinzona-Locarno, tratta Cadenazzo-Magadino: possibili interventi di miglioria alla viabilità
Il Dipartimento del territorio (DT) – tramite la Divisione delle costruzioni – ha il piacere di invitarla alla conferenza stampa indetta per presentare alcuni possibili interventi di miglioria alla viabilità sulla strada cantonale Bellinzona-Locarno, tratta Cadenazzo-Magadino, che la Divisione delle costruzioni del Dipartimento del territorio ha elaborato a margine della tematica del nuovo collegamento A2-A13.
Gli interventi saranno presentati ai Comuni interessati in mattinata e la proposta definitiva sarà definita sulla base delle valutazioni degli enti locali.
venerdì 26 giugno 2009 alle ore 11.30
a Bellinzona
nella sala stampa di Palazzo delle Orsoline
(Posteggi a disposizione della stampa dietro Residenza governativa, Posteggio 1, annunciarsi al videocitofono)
Alla presentazione interverranno:
Marco Borradori, Consigliere di Stato, Direttore Dipartimento del territorio

sabato 20 giugno 2009

Non possiamo che essere d'accordo con l'articolo del Mattinonline

Cosi scrive

Da oltre due settimane stiamo tenendo i pugni alla vittima del sanguinoso assalto banditesco. Per senso di responsabilità, la redazione del “MattinOnline” aderisce ad una pressante richiesta venuta questo pomeriggio dai vertici del Ministero pubblico e della Polcantonale.
Per rispetto della persona ferita (e che versa ancora in gravi condizioni), oltre che del necessario riserbo sullo sviluppo delle indagini, la redazione del “MattinOnline” si è astenuta in questi giorni dal riferire altri elementi in suo possesso circa la sanguinosa rapina di venerdì 5 giugno a Ranzo. È stato tuttavia mantenuto un filo diretto con gli amici più cari della vittima dell’assalto banditesco, persona particolarmente nota nel Gambarogno ed al cui indirizzo sono stati ripetutamente formulati auguri di completa guarigione anche attraverso l’apposita rubrica sul nostro quotidiano.

Di questo pomeriggio, intorno alle ore 16.00, una sibillina comunicazione per la firma congiunta del Ministero pubblico - l’inchiesta è condotta dal procuratore pubblico Antonio Perugini - e dei responsabili della Polcantonale: “Invitiamo gli organi di stampa ad astenersi dal dare qualsiasi notizia inerente alla rapina di Ranzo e, in particolare, sulla persona rimasta ferita. Questo per non compromettere l’incolumità della persona e l’indagine in corso. L’uomo, sino ad ora, non è ancora stato sentito dagli inquirenti”. Un’informativa a quale titolo? Forse in replica a quanto pubblicato stamane sul “Corriere del Ticino”, con riferimento ai presunti contenuti delle presunte risposte che il ferito avrebbe dato agli inquirenti e ad una serie di particolari.

Alla redazione del “MattinOnline”, cui si affianca sul territorio un amico sincero e quindi sinceramente partecipe nella ricerca della verità, le cose risultano stare in modo assai diverso. Per senso di responsabilità, per quell’elemento della professione che si chiama ontologia anziché deontologia, e prima ancora perché da due settimane stiamo tenendo i pugni a Luca Borretti e da due settimane spendiamo preghiere ed invocazioni a suo nome, aderiamo tuttavia alla richiesta venuta dalle autorità e ci asterremo dal riferire del caso, almeno sino ad avvenuta acquisizione di elementi dal segno contrario.
Grazie Massimo

A noi non risulta ,magari ci é sfuggito qualche cosa?

CdT riporta

Ranzo, la vittima ricorda lo sparo
Gli inquirenti hanno potuto interrogare il benzinaio
CAVIANO – Sta meglio, e negli scorsi giorni ha potuto essere per la prima volta interrogato dagli inquirenti, il 51enne benzinaio di Caviano gravemente ferito la mattina di venerdì 5 giugno durante una rapina ai danni del chiosco con ufficio di cambiavalute annesso alla sua stazione di servizio, nella frazione di Ranzo. A due settimane dai fatti, e dopo due delicate operazioni, l’uomo rammenta poco: agli inquirenti (l’inchiesta è condotta dal procuratore pubblico Antonio Perugini) ha detto di ricordare solo che un uomo non molto alto è entrato nel chiosco, con l’intenzione di rapinarlo.
Noi sappiamo un 'altra verità .comunque aggiorneremo la notizia alle 19.00
Questa ci sembra più verosimile.

Il benzinaio ferito non è stato ancora sentito dagli inquirenti precisazione DA tionline

BELLINZONA - Luca Borretti, il benzinaio ferito due settimane fa a Ranzo durante una rapina avvenuta nel suo chiosco con distributore di benzina, non è ancora stato ascoltato dagli inquirenti. Il Ministero Pubblico e la Polizia Cantonale smentiscono dunque le dichiarazioni, riportate da alcuni organi di stampa, in base alle quali il 51enne avrebbe ricordato lo sparo e che il suo aggressore era un uomo non molto alto.

venerdì 19 giugno 2009

Cantone:Ambrosia e neofite invasive



COMUNICATO STAMPA
DFE – Ambrosia e neofite invasive: giornata di sensibilizzazione
In questi ultimi anni si è parlato molto dell’Ambrosia, una pianta di origine nordamericana e responsabile di forti allergie, che si sta diffondendo abbastanza rapidamente sul territorio elvetico e soprattutto in Ticino.
L’Ambrosia, però, non è l’unica neofita che sta prendendo piede nel nostro territorio. Per chi fosse interessato a riconoscere queste piante e aiutare il Cantone nella lotta, può partecipare alla giornata di sensibilizzazione che verrà organizzata il 23 giugno.
La signora Maria Cristina Mola (Servizio fitosanitario cantonale), la signora Romina Morisoli e il signor Mario Bertossa (entrambi dell’Agroscope ACW di Cadenazzo) saranno a disposizione la mattina (8.00 - 12.00) a Locarno in un campo agricolo che si trova in fondo alla via Canevascini e il pomeriggio (13.30 - 16.00) a Novazzano in un cantiere edile in via Torraccia, di fronte al negozio Yamamoto.

Alptransit :Chiasso tutti scendono

Proviamo ad indovinare da dove passeranno?
_______________________________________________

da il mattinonline

È un fatto: nell’autunno 2007, le autorità regionali della Lombardia ammisero che non esisteva copertura finanziaria per la tratta dal confine verso Milano. È un altro fatto: oggi viene affermato che, nel volgere di quasi due anni, non è stato compiuto alcun passo e che i soldi non sono stati trovati. Né ci saranno, perché la linea in prosecuzione dal San Gottardo viene solo al terzo posto tra le priorità, e dunque non è una priorità.


Saremmo anche in tempo, ma a gh’émm mìnga i danée. Trattasi della versione, sempre aggiornata, del “Se la gh’éva i roeud, la mè nòna l’eva ôn tram”. Ed è ciò su cui Berna, Bellinzona, gli sparapanzane, i venditori di fumo e soprattutto gli scialacquatori del denaro altrui dovrebbero meditare e rimeditare, chiedendo scusa in ginocchio ai cittadini salassati per l’immensa voragine finanziaria che si chiama “AlpTransit”. Quell’“AlpTransit” che in territorio italiano non può né potrà sfociare, per tanti anni a venire dopo il 2017. Chi l’ha appena detto? Raffaele Cattaneo, sempre Raffaele Cattaneo, sempre l’assessore regionale lombardo alle Infrastrutture. I soldi per far viaggiare i treni a sud di Chiasso, o dovunque sia il punto di attraversamento della frontiera, non esistono. In linguaggio tecnico, assenza di copertura finanziaria. da mattinonline





Per leggere tuto l'articolo.


http://www.mattinonline.ch/content/view/10400/68/

Le sfide del futuro: Camorino, e le aggregazioni?”"

Le sfide del futuro: Camorino, e le aggregazioni?”

Meglio aspettare una “grande aggregazione” di tutto l’agglomerato del Bellinzonese? O meglio procedere per piccoli passi, iniziando con delle “piccole aggregazioni”?Con l’attuale crisi economica, i Comuni finanziatori del fondo di livellamento (in particolare Lugano) saranno ancora in grado di dare risorse per sostenere i Comuni più deboli? E i Comuni beneficiari di questo fondo (come quasi tutti i Comuni del Bellinzonese) possono ancora dormire sugli allori o devono intraprendere un politica più proattiva?
Questi ed altri sono gli interrogativi ai quali si cercherà di dare una risposta durante la conferenza “Le sfide del futuro: Camorino, e le aggregazioni?” che si terrà
lunedì prossimo, 22 giugno, alle ore 20.15 presso la sala del Consiglio comunale di Camorino
Ospiti della serata:
Manuele Bertoli, presidente del PS Ticino“Un Cantone con 5 Comuni” la provocazione di Bertoli. In realtà si rischia di averne 2 nel Sottoceneri e un centinaio nel Sopraceneri…
Paolo Beltraminelli, municipale LuganoUno “statuto speciale” per Lugano serve davvero? E cosa ne sarà degli altri Comuni?
Gianluigi Della Santa, pres. distrettuale PLR BellinzoneseIl PLR è maggioritario in quasi tutti i Comuni del distretto: ma allora sul fronte delle aggregazioni contano di più i “cadreghini”…?
Matteo Gianini, consigliere comunale Camorino“Aggregazione Camorino-Giubiasco-Pianezzo subito” e trasformare il fondo di livellamento in fondo per le aggregazioni.
La serata, moderata dal vicedirettore de “La Regione Ticino” Aldo Bertagni, è aperta a tutti.da Ticinolibero

giovedì 18 giugno 2009

È nato il tennis club 'Vira Gambarogno 1978'



È nato il tennis club 'Vira Gambarogno 1978'
A Vira Gambarogno si gioca a tennis da trent'anni, ma il battesimo alla società sportiva che consente la pratica di que­sta disciplina a una ventina di appassionati della regione, è avvenuto soltanto lunedì sera nel corso dell'assemblea costi­tutiva. Manolo Piazza, che da tempo funge da coordinatore e da formatore delle nuove leve (una quarantina di giovanissi­mi) ha informato con chiarez­za sui motivi dell'ufficializza-zione del club: «... il gioco del tennis sta attirando molti gio­vani e potendo disporre di due i campi molto belli (di proprietà ', del comune, in posizione privi­legiata) ci è sembrato doveroso compiere questo passo, dotando­ci di uno statuto. Non era infatti pensabile intrattenere relazioni i- con il proprietario delle infra-strutture senza avere le carte in
regola. Seppi il Tribunale fede­rale - dov'è pendente il ricorso inoltrato dal Municipio di San Nazzaro - deciderà per la costi­tuzione di un comune unico da Contane a Dirinella (ma non è detto...) la necessità di avere in­terlocutori ufficiali è di primor­diale importanza».
Manolo Piazza ha aggiunto che la decisione presa facili­terà i contatti con i vari enti preposti alla propaganda dello sport (Centro sportivo di Tene­ro, ad esempio) dove si guarda con particolare attenzione, avendo soltanto da imparare. «Vogliamo dimostrare alle au­torità di meritare il loro soste­gno e vogliamo ringraziare Tul­lio Antognini (gestore delle in-frastrutture, con annesso bar) che ha portato il tennis a Vira quando Federer... non era anco­ra nato. Il contratto di gestionescadrà il 1° gennaio 2010 e la speranza che venga rinnovato è ovvia».
Intanto, il primo comitato -eletto all'unanimità - risultacosì composto: presidente Fa­bio Invernizzi; membri: Adelina Neffgen, Manolo Piazza,Gianfranco Spìnedi, RobertoPonti, Adrian Voigt e MarcoGilardi. D.l.
la regione

Piazzogna, al Legislativo un nuovo presidente

Piazzogna, al Legislativo un nuovo presidente
Mirco Barcella (Gruppo Unione) è il nuovo pre­sidente del Consiglio comunale di Piazzogna. È stato nominato nel corso di una recente seduta di Legislativo e subentra all'uscente Gabriele Fello­ni (Piazzogna attiva). Vice di Barcella è Fulvio Pelloni (Piazzogna Attiva)
Nel suo discorso d'insediamento, Barcella ha formulato un auspicio: «Che questo consiglio co­munale abbia a lavorare, seppur con idee, strategie e opinioni differenti, in buona armonia, coopera­zione e correttezza, nel pieno rispetto delle persone, nel totale interesse del nostro Comune e con occhio di riguardo verso i nostri concittadini».
Nel corso del medesimo incontro i membri del Legislativo hanno approvato all'unanimità tutte le trattante all'ordine del giorno, tra cui i conti consuntivi 2008 del Comune, che chiudono con un minimo disavanzo (12 mila franchi); 1 milione 260 mila franchi alle uscite e 1 milione e 248 mila alle entrate.
Non è mancato un accenno all'auspicata aggre­gazione del Gambarogno, sulla quale pende anco­ra il ricorso del Comune di San Nazzaro al Tribu­nale federale. La decisione dell'istanza giudizia­ria con sede a Losanna è attesa a breve.

mercoledì 17 giugno 2009

Anche qualche bella notizia.

Paperelle a passeggio

Non abbiamo bisogno di eroi. Ma ci servono

Sta meglio la ragazzina rimasta vittima ieri sera di un incidente di gioco al bagno-spiaggia di Gerra Gambarogno. Decisivo l'intervento di un soccorritore che non ha esitato nel lanciarsi al salvataggio.


Non abbiamo bisogno di eroi; eppure è bello il sapere che la quotidianità ci propone, di volta in volta, situazioni in cui la mano di un individuo diventa decisiva per salvare la vita a qualcun altro. Ci permettiamo quindi, senza chiedere il permesso nemmeno al diretto interessato, di citare un qualunque Marco Stefanelli, scrivendosi "qualunque" solo per affermare che quella era la persona giusta nel momento giusto esattamente come tante persone giuste irrompono sulla scena quando si presenti un'emergenza. A Marco Stefanelli, alla sua prontezza, alla sua competenza professionale emersa e dimostrata nel bisogno si deve probabilmente la vita della ragazzina che nel tardo pomeriggio di ieri, come già riferito in cronaca, era rimasta vittima di un serio infortunio al bagno-spiaggia di Gerra Gambarogno.



Le disgrazie, si ha l'abitudine di pensare, nascono così, per una fortuità. La disgrazia è stata scongiurata, questa volta, grazie ad un soccorritore per nulla improvvisato, se è vero - come ci risulta - che Marco Stefanelli aveva conseguito all'incirca un anno fa il brevetto di salvataggio. A bocce ferme, ed ora che la bimba sembra essere migliorata in salute dopo aver riportato un trauma cranico con sospetta commozione cerebrale, il resoconto dell'accaduto, ossia di un incidente che poteva e che potrebbe capitare in qualsiasi luogo, in qualsiasi istante.



È martedì, l'ultimo martedì di una lunga annata scolastica. Sul lido di Gerra Gambarogno si accalcano gli allievi della terza media di Cadenazzo: si fa festa, in fondo ne vale la pena, per qualcuno è anche il giorno dei saluti e del commiato dai compagni. L'acqua è invitante, e parecchi studenti si infilano nel lago per un bagno; con poche bracciate, tra l'altro, si raggiunge agevolmente la zattera ormeggiata. Una cosa è l'arrivare alla meta, ed un'altra è l'issarsi; sicché un ragazzo, con le gambe,non la lascia salire anzi la spinge sott'acqua. d'improvviso finisce sommersa dall'acqua; segue sganciamento, ma nella risalita la ragazza sbatte con la testa contro la parte inferiore della zattera. Urto violento, la giovane sviene, e chi può intervenire? Qualcuno che con la coda dell'occhio ha percepito il pericolo, e che si lancia al salvataggio. Marco Stefanelli, insieme con altri adulti e con la collaborazione degli stessi ragazzi, interviene e provvede a trarre in luogo sicuro la vittima dell'incidente e, dopo la rianimazione, fa chiamare il servizio ambulanze. Il resto è noto, diagnosi dei sanitari alla "Carità" di Locarno compresa.



Si pensi a questo episodio, a quel che sarebbe potuto avvenire ed a quel che non è stato, ogni volta che sugli schermi della tv passa un invito a sostenere le unità di salvataggio. La fortuna, in casi consimili, non basta.
da mattinonline

COMUNICATO STAMPA speciale aggregazione di Comuni

COMUNICATO STAMPA
GC – Seduta della Commissione speciale aggregazione di Comuni
La Commissione speciale aggregazione di Comuni si è riunita questo pomeriggio a Bellinzona. Nel corso della riunione sono stati sentiti il Direttore del Dipartimento delle istituzioni Luigi Pedrazzini e il capo della Sezione enti locali Elio Genazzi, i quali hanno in particolare aggiornato la Commissione sull'avanzamento dei progetti di aggregazione in tutto il Cantone. Ci si è soffermati inizialmente sui progetti già votati dal Gran Consiglio (con particolare riferimento alle conseguenze pratiche della recente sentenza del Tribunale federale riguardo al Comune di Breggia), per poi concentrarsi sui 17 progetti di aggregazione che si trovano attualmente a diversi stadi di avanzamento (dai semplici contatti preliminari, a quelli per i quali la votazione consultiva è più vicina).
Si è pure concordata un'ulteriore audizione con il Consigliere di Stato ad inizio settembre, nel corso della quale verranno illustrate le revisioni legislative (legge aggregazioni) in fase di elaborazione.
www.ti.

Chiarimenti dell'accaduto di Ieri sera al bagno pubblico


Buongiorno Eros spiego la dinamica giusta del incidente.Ieri sera attorno alle ore 19:00 in località del lido di Gerra Gambarogno si stava svolgendo una festa per la fine anno della terza media di Cadenazzo.I ragazzi sono entrati nel lago per fare il bagno e sono saliti sulla zattera, ma purtroppo uno di loro, ha pensato bene ,piuttosto che aiutare la propria compagna a salire di tenerla sott'acqua con i piedi sulle spalle ,e di immergerla cosi la compagna vedendo che non riusciva più a respirare é riuscita a liberarsi ma salendo ha battuto la testa e a perso i sensi ,per un momento, per fortuna vuole che nella zona qualcuno stava guardando ,così ha potuto tempestivamente tirarla in salvo sulla spiaggia, si da evitare una disgrazia peggiore.Voglio ringraziare il signor Stefanelli Marco per il coraggio dimostrato nel salvataggio, e tutti coloro che anno contribuito.Grazie Danilo

GAMBAROGNO :STRADE SOPRA O SOTTO


Meglio sopra o sotto i ponti

martedì 16 giugno 2009

Cade dal trampolino(Zattera) ricoverata


Serie le conseguenze dell'incidente occorso nel tardo pomeriggio al bagno-spiaggia di Gerra Gambarogno; probabile commozione cerebrale per la giovane, poi ricoverata d'urgenza in ospedale. Avrebbe riportato una commozione cerebrale e lesioni di minor entità la giovane caduta nel tardo pomeriggio di oggi da un trampolino al bagno-spiaggia di Gerra Gambarogno. In corso accertamenti sulla dinamica dell'episodio, occorso intorno alle ore 19.00, e sul grado di stabilità dell'infrastruttura; a quanto pare la ragazza, ticinese con residenza nella zona e della quale non è per il momento nota l'età, avrebbe calcolato male lo slancio per un tuffo o sarebbe stata "tradita" dal trampolino stesso. Rapido l'intervento degli operatori del "Salva" (nella foto, la partenza dell'ambulanza dal luogo dell'incidente), immediato il trasferimento alla "Carità" di Locarno per le cure del caso.

aggregazione.

lunedì 15 giugno 2009

Gerra Gambarogno: Sfirata la tragedia.





Bagno spiaggia di Gerra Gambarogno:
Oggi pomeriggio,si é sfiorato l'incidente.

Un elicottero della el............... é atterrato sul bagno spiaggia di Gerra .
Apparentemente senza permesso di atterraggio e scarico ( a detta dell'usciere comunale).
I pochi bagnanti presenti spaventati del frastuono e del materiale che volava per aria ,si sono affrettati a lasciare il bagno spiaggia.
In seguito ,diversi rami si sono staccati dal'albero che ombreggia la spiaggia.
A questo punto `c'e da chiedersi,come possa una ditta di elicotteri usufruire di un bagno pubblico,per scaricare materiale privato.


PS
L'altro giorno un inserviente di terra si é fatto male .Un altro volo ,si é rotta una cinghia che sosteneva un compressore ,e l'altro giorno ancora una grossa plastica si e staccata del carico.
Non vorremo che!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Faido, chiusura anno scolastico scuola dell'infanzia ed elementare con uno spettacolo speciale all'insegna della fratellanza dei popoli,




Faido, chiusura anno scolastico scuola dell'infanzia ed elementare con uno spettacolo speciale all'insegna della fratellanza dei popoli, grazie alla Fondazione Sylla CAAP che opera anche a Faido
E' un'esperienza unica quella vissuta dagli allievi delle scuole comunali di Faido (Asilo ed elementari) che per la cerimonia di chiusura hanno potuto assistere ad uno spettacolo teatrale di altissimo livello, un unicum per la valle, grazie al sostegno della Fondazione Sylla CAAP che opera anche a Faido a favore dell'Africa. Il Teatro rappresenta la storia di Sundiata Keita che è una delle storie piu' appassionanti in assoluto, raccontata per secoli dai griot - cantori che conservano la memoria delle genealogie famigliari e sono i portatori delle parole e dei segreti delle parole da tramandare ai posteri.
Sundiata è stato il piu' grande sovrano africano, che prima dell'invasione islamica ha sottomesso gran parte dell'Africa occidentale a partire dal Niger.
Un'esperienza unica per i giovani alunni, grazie appunta all'organizzazione della Fondazione Sylla CAAP coaiudivata dalle Scuole Di Faido, dal Municipio e da parecchi commercianti del luogo, che con il loro appoggio hanno permesso questo spettacolo eccezionale a favore dei nostri giovani.

Gerra Gambarogno:Uscita allo Zoo di Zurigo 13 giugno 2009

Riuscitissima ,la passeggiata allo zoo di Zurigo ,organizata dal municipio di Gerra Gambarogno.
Appena saremo in grado vi mostreremo tutte le foto.

Posted by Picasa

Posted by Picasa



Posted by Picasa

Posted by Picasa

un grazie di cuore a chi ha sponsorizzato, a chi ha organizzato e a chi ha partecipato